Nella frazione di Redipuglia, in provincia di Gorizia, si trova il più grande sacrario militare italiano dedicato ai soldati caduti nel corso della Grande Guerra.
Costruito in epoca fascista per volere di Benito Mussolini, era stato progettato dallo scultore Giannino Castiglioni e dall'architetto Giovanni Greppi. I lavori ebbero inizio nel 1935 e continuarono ininterrottamente fino all'inaugurazione ufficiale, il 18 settembre 1938.
Entrando si percorre quella che viene chiamata "La Via Eroica", un corridoio lastricato con pietra del Carso e affiancato da due file di lastre in bronzo, diciannove per lato, ciascuna delle quali porta il nome delle località di violente battaglie.
Alla base del colle si trovano le tombe di sei generali, cinque in granito e una in marmo rosso, contenenti le salme di Antonio Chinotto, Tommaso Monti, Giovanni Prelli, Giuseppe Paolini, Fulvio Riccieri e del comandante della Terza Armata, Emanuele Filiberto Duca d'Aosta, che aveva esplicitamente richiesto di essere sepolto insieme ai suoi uomini quando sarebbe arrivata la sua ora, nel 1931.
"O Morti gloriosi d’Italia da questo cimitero degli Invitti che è sintesi immortale dei sacrifici e della gloria della Patria emana una luce come di baleno che sarà il faro d’Italia"