Per il nostro “Viaggio della Memoria”, svolto durante l’Ottobre del 2019, ci è stato permesso di approfondire le nostre conoscenze sul fronte orientale, grazie a visite guidate con esperti molto preparati che ci hanno dato la possibilità di vedere e camminare in luoghi pieni di storia. Una delle tappe del nostro viaggio è stata la città multietnica per definizione: Trieste. Infatti questa città non è sempre vissuta sotto il dominio italiano, per 536 anni Trieste fu legata all’Austria (30 settembre 1832- novembre 1918).
Camminando per le strade di questa città storica abbiamo potuto osservare come gli stili artistici dei vari domini si sono mescolati tra loro creando un’ ottima armonia, una città che non è solo piena di ricordi storici ma anche una bandiera per la letteratura italiana e internazionale; passeggiando per Trieste è possibile incontrare le statue di 4 grandi letterati:Joyce, Svevo, Saba, D’annunzio. (La foto sulla destra mostra la statua di D'Annunzio) Questi 4 personaggi hanno solcato le stesse strade che abbiamo solcato noi nel nostro viaggio, James Joyce era l’insegnante d’inglese di Italo Svevo, a lui hanno dedicato un ponte e una placca di metallo davanti alla porta della sua residenza; Italo Svevo ha dedicato molti romanzi a Trieste, il suo romanzo più famoso, “La coscienza di Zeno”, è ambientato a Trieste e noi abbiamo avuto la possibilità di vedere la banchina dove venne registrata la scena iniziale della miniserie del 1988 con Johnny Dorelli.
L’ultima visita che abbiamo fatto nella città di Trieste è stata al Museo della Guerra per la Pace "Diego de Henriquez", dove abbiamo potuto osservare i veri strumenti di morte della “Grande Guerra”. In conclusione, posso certamente affermare che Trieste è una delle più belle città multietniche del mondo, dove arte, storia e cultura si uniscono per creare un vero e proprio pezzo di storia mondiale.